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Gualtiero a Vittoria

Caro Gualtiero, è un omaggio al Maestro Gualtiero Marchesi, scolpito a suon di Crema di patate con pesto di nocciole piemontesi, schiuma di tartufo pregiato di Norcia, cardi, chips e crema di patate della val di Gresta. Questo è il piatto realizzato da Pietro Leemann, in omaggio al suo maestro.

JOIA è questo il nome dell'unico ristorante veg d'Europa che vanta una stella Michelin. Corpo, mente e spirito perfettamente in armonia. Per le sue creazioni ad alto tasso gourmet lo chef Pietro Leemann si ispira alla filosofia di Rudolf Steiner, ma anche all'approccio alimentare orientale e all'ayurveda. Composizioni creative e di grande rigore estetico, materie prime biologiche e biodinamiche, tutto homemade: un'esperienza a 360 gradi.

Assolutamente da provare, sopratutto per coloro i quali credono che un piatto di verdure possa essere un Piatto!

Da degustare questo tripudio di sapori con un Cerasuolo di Vittoria, Grotte Alta di Arianna Occhipinti. Grotte Alte, nonostante sia il vino più importante tra tutte le etichette di Arianna Occhipinti, è probabilmente il meno conosciuto ai più, ciò è determinato dal fatto che la produzione è limitatissima, solo 4000 bottiglie e solo nelle migliori annate, una vera chicca per pochi fortunati.


Il cerasuolo di Vittoria prodotto da Arianna Occhipinti è ottenuto da uve Nero d'Avola e Frappato dei vigneti più antichi, coltivati seguendo il più rigido regime di agricoltura biodinamica, Grotte Alte si presenta di colore rubino scuro dai profumi freschi e puliti di lampone, ciliegia rossa e prugna, poi sottobosco, pepe e cenni speziati. Bocca rotonda, equilibrata, calda, caratterizzata da tannini sostanziosi e fini. Stuzzicante acidità e vena acida nel lungo elegantissimo finale. Matura per circa 2 anni in barrique di rovere francese. Maggiori informazioni su questa cantina li trovate su http://www.agricolaocchipinti.it

Arianna Occhipinti, giovane produttrice di vini, è conosciuta in tutto il mondo per il suo Frappato e per il suo Nero D’Avola, entrambi intensi e di qualità. A soli 30 anni è considerata una delle vignerons che più si è imposta nel mercato americano ed asiatico oltre che in quello europeo. Non è difficile trovare le sue bottiglie nei migliori ristoranti e wine bar di San Francisco e New York. Proprio nella Grande Mela, il suo vino biodinamico ha conquistato la pagina del New York Times dove Arianna Occhipinti è stata citata insieme ad altri grandi e storici winemakers. Originaria di Vittoria, nel ragusano, Arianna ha vinto il premio Next in Wine 2012, il concorso ideato da Simonit&Sirch con la Scuola italiana di potatura della vite per premiare il talento dei viticoltori italiani under 35.




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