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Un vulcano tutto rosa...il menù di Cristina Bowerman ed i vini di Cantina della Volta e Marco De Bar

Questo è un articolo un pò più lungo degli altri, e di certo anche strutturato in modo diverso. E' stato lungo anche da scrivere, perché qui più di parlare di un piatto volevo raccontarvi la storia di una donna che nella cucina italiana e non solo ha stravolto ogni regola.

Negli ultimi anni si sta sempre più diversificando l'offerta che i ristoranti stellati offrono ai clienti, non vi è più solamente il ristorante difatti nascono accanto o addirittura difronte i bistrot, che offrono piatti di alta qualità a prezzi più contenuti.

Chi però negli anni è stata una vera pioniera in questo e non solo in questo campo è Cristina Bowerman. Lei è dinamica, eclettica, energica, vulcanica, Lei è una taranta..nel suo sangue scorre il Salento, è infatti un tornado in piena, una delle poche donne stellate italiane!



Basta guardare il suo profilo accademico, vanta oltre una laurea in Culinary Art, una in giurisprudenza, presa prima ma poi l'amore per la cucina l'ha indirizzata su questa strada.

Nel 2004 torna in Italia a Roma e dopo un esperienza Al Convivio di Angelo Troiani, trova nel rione per eccellenza, nel bellissimo quartiere di Trastervere, la sua cucina, inizia così nel 2005 l'esperienza alla Glass Hostaria. Dopo due anni dalla sua "direzione artistica" riceve le due forchette dal Gambero Rosso, mentre nel 2010 arriva la stella Michelin.

In questi 11 anni però Lei non si è mai fermata, ed ha voluto sperimentare non sono all'interno della sua cucina, ma ha voluto sopratutto sperimentare in quella che è l'offerta gastronomica verso i clienti.

Dal 2012 in poi il suo essere vulcanico ed eclettico mood si mette in moto, ed è così che in via Silla, apre Romeo con i fratelli Roscioli in una vecchia officina Alfa Romeo da cui prende il nome. Una riqualificazione non legata solo allo spazio e all'architettura, ma sopratutto al concept della cucina stessa. Uno spazio e un format unico, in grado di combinare cucina e forno, pane e companatico, prodotti d’eccellenza, panini gourmet e caffetteria; prodotti da gastronomia targati Roscioli. Ma a pranzo e cena, lo chef propone tortello da intingere nella crema di nocciole e all'hamburger all'umami..

Nel 2013 nascono le due Api Romeo, la cucina di Cristina Bowerman diventa itinerante, lanciando "La" tendenza delle città metropolitane, il food truck. Un’esperienza che si completerà nel 2015 con il lancio di Frigo, Il Van del Gelato, che trasporta oggi, su quattro ruote, tutta la qualità del gelato artigianale di Cristina Bowerman.

Ma la sua creatività non si arresta, con Fabio Spada, apre nel marzo di quest'anno un locale di 2000 mq a Testaccio ai piedi dell'Aventino, il Romeo Chef&Backery. Anche qui siamo all'interno di un ex concessionaria di automobili ed anche qui propone un nuoco concept di cucina ristorante, pizzeria, forno, gastronomia, gelateria. Oltre a Fabio Spada, si aggiungono, Giuseppe Di Martino (patron dei pastifici di Gragnano Di Martino, Dei Campi e Amato, più recente acquisizione) e Antonio Scuteri, food writer, penna e voce enogastronomica di Repubblica Sapori.

Troverete tutto sui siti qui sotto;

https://romeo.roma.it/

https://giuliettapizzeria.it/

https://www.facebook.com/romeochefandbaker/

http://www.frigogelato.it/

http://www.glass-restaurant.it/

Foto Andrea Federici.

 

Dopo questa lunga premessa, passiamo ai piatti...scusate se mi sono dilungata ma di Cristina Bowerman ci sarebbe da scrivere tanto, probabilmente da fare un blog sul suo mondo dalle stelle alla panetteria, ai gelati, perchè Lei è davvero un esempio da seguire!

Data l'ammirazione per questa donna, parleremo di un menù completo, spaziando tra la sua carriera. Iniziamo con un aperitivo il Campari con patatine di riso... Il Campari è nella sfera! Qui non abbineremo niente...c'è già il Campari.



Il secondo, ho saltato il primo piatto scusate, è “Nido dell’ape” un piatto a base di trippa con purea di patate al lime, mandorle tostate, salsa verde e rossa e un cucchiaio di idromele. Questo piatto viene accompagnato con del Lambrusco di Sorbara D.O.C. Vendemmia 2015- Cantina della Volta. La versione in bianco della trippa, richiama questo brillante rosso rubino dai riflessi violacei con spuma generosa con bouquet intenso, vinoso e ricco di sentori di fragoline e ribes.


Questo vino è ottenuto dalla selezione delle migliori uve di Sorbara raccolte esclusivamente a mano, il mosto sviluppa la fermentazione primaria in tini d’acciaio a temperatura controllata, all’interno dei quali resta in affinamento per almeno sei mesi. La rifermentazione avviene nella bottiglia già tappata, secondo l’antica tecnica della fermentazione naturale. Grazie all’affinamento sui lieviti, che rimangono sul fondo della bottiglia come lieve sedimento, il vino alla mescita presenta una lieve velatura che ne esalta le sensazioni gustative. Troverete tutte le infomazioni su questa cantina all'indirizzo www.cantinadellavolta.com.


Il dessert che chiude questo viaggio nella cucina di Cristina Bowerman è una sfera di cioccolato dulcey, e mousse di formaggio Blu dello Shorpshire, semplicemente divino.


Questo delizioso dolce che gioca tra il contrasto del formaggio e del cioccolato è accompagnato da una vino liquoroso il Marsala Superiore Oro DOC Riserva 10 anni - Semi-secco, cantina Marco De Bartoli, un Grillo 100% ! Selezione manuale delle uve, spremitura soffice, sedimentazione naturale, fermentazione tradizionale con lieviti indigeni in fusti di rovere e castagno a temperatura ambiente. Una parte del mosto viene arricchito con acquavite per la preparazione della mistella che sarà aggiunta al vino. Oltre 10 anni in fusti di rovere di diversa grandezza. Da segnalare di questa cantina Vecchio Samperi. Troverete tutte le produzioni su http://www.marcodebartoli.com


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